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     B i t u r b o    C l u b    I t a l i a    

L e g i s l a z i o n e

Interpello: Istruzioni per l'Uso

L’allegato interpello va consegnato alla “DIREZIONE REGIONALE DELLE ENTRATE”. E’ possibile consegnarlo anche ad un ufficio periferico dell’Agenzia delle Entrate ma in questo caso i 120 giorni per la risposta decorrono da quando l’interpello arriva alla Direzione regionale.

Poiché in questo modo non è possibile sapere da quando decorrono i 120 giorni, in caso di difficoltà è bene spedirlo direttamente per posta raccomandata A.R. alla Direzione regionale competente. La ricevuta di ritorno fa testo per la decorrenza.

ATTENZIONE: in caso d’invio per posta la spedizione deve essere fatta in plico aperto e NON in busta!!! Per plico aperto s’intende piegare a metà i fogli e spillarli sui bordi.

E’ comunque preferibile la consegna a mano in duplice copia; sulla copia che rimane a voi l’ufficio apporrà il timbro di ricezione e n. protocollo.

 

 L’amministrazione ha tempo 120 giorni per dare una risposta. In caso di non risposta nei termini vale il “silenzio assenso” per cui l’interpello deve intendersi accolto.

 

Gli allegati prevedono la numerazione progressiva da 1 a 5. Consiglio di lasciare così e dare una numerazione alfabetica ai documenti delle macchine che vanno comunque per primi.

Rispettare in ogni caso la progressione degli allegati e ricordarsi di numerarli secondo la vostra progressione

Il testo è stato elaborato ad “hoc” quindi si consiglia di NON cambiare nemmeno una virgola e ricordarsi di inserire TUTTI i dati anagrafici (nome cognome data e luogo di nascita, residenza e CODICE FISCALE) e del/dei veicolo/i (marca, modello, n. telaio, targa, anno costruzione). Allegare il certificato di proprietà da cui risultano tali dati e per i certificati più vecchi (il vecchio “complementare”) allegare anche fotocopia del libretto dove è riportato anno d’immatricolazione targa e n. telaio. E’ necessario il “complementare” o il certificato di proprietà perché l’interpello lo può proporre solo il legittimo proprietario che va ovviamente dimostrato!

 

Ricordarsi che la Legge prevede quale anno di costruzione,salvo prova contraria, quello di prima immatricolazione risultante dal libretto o dal certificato di proprietà.

Può verificarsi che l’anno di effettiva costruzione sia anteriore a quello risultante dai documenti (come nel caso di veicoli importati in Italia intorno agli anni 90 dove non è annotato l’anno di costruzione). In tal caso è necessario richiedere alla casa costruttrice un certificato attestante l’anno di costruzione che sarebbe la famosa “prova contraria”!

Naturalmente per l’anno in corso va bene qualsiasi data dal 1982 ed anteriori che risulti dai documenti.

Fare attenzione nell’esatta compilazione della prima parte elencando esattamente i documenti della/e auto per cui si propone l’interpello

Ricordarsi di indicare in chiusura il n. totale di pagine del’interpello e degli allegati.

 

Si consiglia inoltre di far circolare e distribuire tra chi è interessato il facsimile e gli allegati. Se le Direzioni Regionali cominceranno ad essere sommerse da richiesta la vita si facilita per tutti prima che magari le Regioni s’inventino qualcosa di personale.

 

Una volta ricevuta  risposta positiva si consiglia di trasmettere con raccomandata A.R. copia sia della prima pagina dell’interpello dove sono elencate la/e vettura/e sia della risposta della Direzione regionale al competente ufficio ACI/PRA regionale/provinciale affinché provveda all’aggiornamento dei tabulati delle esenzioni.

Comunque anche se non provvedono non fa nulla perché alla prima richiesta di bolli arretrati gli sbattete in faccia interpello e risposta!!!

Il doc.

Per ogni chiarimento: brandimarte@tiscalinet.it

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